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Interpretare il contagio

7.7514.75

Informazioni aggiuntive

Autore

Genere

Pagine

192

ISBN

978-88-8234-066-7

Stato

,

Descrizione

Una indagine storico-etnografica sulle pratiche mediche presso gli Alladian della Costa d’Avorio

Nel 1878, a Parigi, Pasteur presenta la “teoria dei germi e le sue applicazioni alla medicina e alla chirurgia” all’Accademia delle scienze, segnando così l’inizio di una rivoluzione concettuale nella storia del pensiero scientifico. Oggi, nelle società occidentali è ormai senso comune riconoscere i batteri e i virus come le cause di malattie che possono trasmettersi da un individuo all’altro. Una serie di domande si pongono però non appena si analizza questo problema in contesti culturali non-occidentali: come si struttura il concetto di contagio in queste società? Secondo quali regole vi si ritiene che vengono trasmesse le malattie? Quali sono i rapporti tra queste regole e l’organizzazione sociale, le concezioni riguardanti il corpo, la vita, la morte? Questo libro cerca di dare una risposta a tali domande basandosi sui risultati di una ricerca etnografica realizzata presso gli Alladian della Costa d’Avorio, in Africa Occidentale.

“Gli esperti di sanità pubblica potranno trarre profitto nel leggere il libro di Caprara, in cui troveranno una interpretazione nuova della teoria africana del contagio, che ha inoltre il merito di essere presentata con un linguaggio chiaro e preciso. A loro non resterà altro che utilizzare gli elementi teorici ivi contenuti per strutturare i loro programmi di promozione ed educazione alla salute. Allo stesso tempo, gli antropologi troveranno in questo libro una ricca riflessione che permetterà loro di superare la separazione tra sapere e senso che, da ormai troppo tempo, altera gli equilibri della ricerca nel campo dell’antropologia medica” (Gilles Bibeau).