Descrizione
La letteratura dell’impegno civile è in genere risonante di asprezze, quasi che le grandi passioni che scuotono l’anima in alcune stagioni dell’esistenza possano essere accolte solo negli impetuosi ritmi dell’epos, se non nelle strazianti cadenze della tragedia.
Il percorso artistico scelto da Kostas Mondis, intellettuale particolarmente impegnato nella lotta per la libertà della sua Cipro, si discosta totalmente da questa tradizione letteraria. Affidando a un fanciullesco io narrante il compito di descrivere la lotta di popolo contro l’occupazione inglese, Mondis adotta un registro stilistico in cui la tenace oscillazione fra realtà e sogno conferisce a questa straordinaria “novella-cronaca” il tono di una fiaba bella e terribile, una fiaba in cui miti generosi vanno lentamente a sgretolarsi contro la spietatezza di una dolente realtà. È l’approdo di un poeta che, assieme alle crude vicende della storia, intendeva consegnarci, in un’atmosfera sognante, le passioni, i sentimenti, i sogni di un grande popolo offeso nella sua dignità e nella sua identità.