Descrizione
Krist Tarapi, spregiativamente soprannominato da conoscenti malevoli “Pelle di cane”, è un tipico “antieroe” kongoliano. Ossessionato dall’incubo di Had, il dio dei morti che continua ad aleggiare sulla sua esistenza, prova a ripercorrere una vita segnata essenzialmente da brucianti sconfitte ma anche dalla dolce presenza di figure femminili affascinanti e generose. La rievocazione dei delicati, dolenti profili di Marga, Liza, Dolora, Faika, Delina, restituisce però solo un pallido conforto al flaccido protagonista del romanzo: i lugubri fantasmi del passato sembrano scomparsi ma in sottofondo una tromba continua a suonare un motivo funebre.